Itinerario Lungo

Partendo in bicicletta da Terranova dei Passerini loc. Cascina Biraga , si attraversa il piccolo borgo Frazione Biraga.
Giunti a Castiglione d’Adda attraverso la via principale del paese e lungo un tratto di pista ciclabile in direzione Crema, si giunge al centro visite del Parco Adda Sud che ospita la stazione di ambientamento della cicogna bianca.
Il parco Adda Sud è un parco fluviale che si estende lungo l’asta del fiume Adda nel tratto compreso tra le province di Cremona e Lodi fino alle foci del Po a Castelnuovo Bocca d Adda. Fa parte di Regione Lombardia dal 1983, occupa una superficie di 24.260 ettari.
Proseguendo per ciclabile si arriva a Camairago dove si può ammirare:
Il Castello Borromeo che si affaccia sulla valle dell’Adda lungo l’antica strada romana che da Milano conduceva a Cremona. La storia del castello ha inizio nel 1140 quando Filippo Maria Visconti, ultimo duca di Milano, concesse il feudo di Camairago insieme alla licenza di fortificarlo, al Conte Vitaliano Borromeo quale ricompensa delle sue condotte militari e dei prestiti in denaro ricevuti.
Il Santuario della Madonna della Fontana, situato su una piccola altura nei pressi di un’ansa dell’Adda. Già nel XIII secolo, più precisamente prima del 1261, si hanno notizie di una chiesa in questa località, bagnata dall’Adda. La tradizione vuole che, a causa delle inondazioni del fiume, il luogo fosse molto pericoloso; i pescatori e i barcaioli locali, sempre devoti alla Madonna, decisero, nel XIII secolo, di costuirvi una piccola cappella, nei pressi della quale c’era una fonte di acqua sorgiva, ritenuta miracolosa, benedetta da san Carlo Borromeo. Nel secolo scorso il santuario era meta di numerosi pellegrini.
Sempre lungo il parco Adda Sud, costeggiando il fiume Adda si arriva a Pizzighettone per visitare:
La cinta muraria Il fiume divenne confine naturale per lo Stato milanese, e i Visconti iniziarono la costruzione di una forte cinta muraria che venne ampliata e ristrutturata più volte dai vari possessori nel corso del tempo, fino al XIX secolo. La cinta era fatta in modo molto ingegnoso per far si che nessuno potesse entrare. Nel fiume che divide Pizzighettone da Gera veniva creato un ulteriore sbarramento con catene immerse nell’acqua. Delle potenti mura rimangono gli spalti a forma di stella. Sono i più possenti tra quelli esistenti in Lombardia e raggiungono i due chilometri di lunghezza con spessore di circa 3,60 metri. La struttura attuale è quella lasciata dal dominio austriaco.
Il borgo Vecchio: Pizzighettone è tagliato a metà dal placido fiume Adda. Sulla sponda sinistra il capoluogo e sulla destra la borgata Gera. Il fiume anticamente era tortuoso e come tutta la pianura padana la zona era paludosa. I primi abitanti certi furono gli etruschi che chiamarono il paese Acerra. Si stabilirono dove il solco dell’Adda si stringeva, ed era possibile il guado. Diventò un luogo strategico e il porto fluviale favorì gli scambi tra le città di Milano, Lodi, Pavia e Cremona.
Il Museo di Cultura Materiale “Arti e Mestieri di una volta” è nato dal desiderio del Gruppo Volontari Mura, di raccogliere e conservare attrezzi ed arnesi che potessero permettere la ricostruzione storica delle condizioni di vita e di lavoro di una volta a Pizzighettone.
Si riprende il percorso dirigendosi all’imbarcadero di Pizzighettone, punto d’imbarco (per chi desidera) per la Mini crociera fluviale sul fiume Adda.

Rientro alla Griglia passando per Cavacurta, Camairago e Castiglione d’Adda.

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